Mai come in questo tempo questa parola è stata così sconosciuta.
E non solo per l'invadenza della tecnologia.
Ma anche, e forse soprattutto, per le dimensioni sociali fatte di maschere, dove non possiamo mai , essere noi stessi e dobbiamo sempre tenere un ruolo.
La vicinanza umana è fatta di piccoli gesti, di dettagli che cambiano una giornata.
È la possibilità di guardarsi senza recitare.
Di riconoscersi negli occhi e nelle parole dell'altro.
Di poter essere debole senza timore.
Di essere accolto senza giudizio.
Di non dover fare una performance per piacere.
Di sorridere delle proprie debolezze.
Di sentirsi dire: "Lo sai, anche io".
"La prossima volta che hai voglia di dare le testate al muro, chiamami, ti ascolto"
"Ce la farai, ma se oggi non ce la fai ti voglio bene lo stesso"
Di ridere fino alle lacrime.
La prossimità può smuovere montagne. Occorre avere coraggio e mettersi in gioco.