Che cos'è il Talento del Femminile?

 

Ci sentiamo chiedere fin da piccole: "Cosa farai da grande?".
Tuttavia raramente ci siamo sentite porre una domanda diversa “Chi sei? Chi sei tu quando non vuoi diventare qualcosa? Chi sei tu quando non vuoi realizzare le aspettative degli altri?”.

Si potrebbe pensare al Talento come ad un dono speciale ricevuto alla nascita, come quello che le tre buone fate fanno alla Principessa Aurora nel film “La Bella Addormentata”. Qualcosa che somiglia più che altro ad una competenza, una capacità specifica in cui riconosciamo di essere portate. Eppure, questo è solo un risvolto limitato. Perché nel confrontarci con il nostro Talento noi ci dobbiamo fare una domanda più profonda, dobbiamo scoprire chi siamo nella nostra piena essenza.

E l’essenza può emergere se smettiamo di imitare gli altri, quando abbandoniamo l’ansia da prestazione, quando smettiamo di aderire alla logica delle performance. Solo togliendo queste cose che “oscurano” la scoperta del nostro Talento, solo imparando ad ascoltarci, allora ecco che il Talento fiorisce da sé.

Perché il Talento non lo sviluppiamo perché “siamo brave”, il Talento – se non ostacolato – ci chiama esso stesso verso il compimento della nostra vocazione, verso ciò che “ha senso per noi”,  cio che “è pensato per noi da prima di noi”.

E il Talento, una volta scoperto, può essere fatto germogliare fino a dare frutti per gli altri. 
Insieme, non saremo un gruppo di esploratrici operose alla ricerca del Talento. 

Non ci affanneremo in  una ricerca performante.


Insieme ci fermeremo, insieme impareremo qualcosa, insieme faremo esperienze, insieme ci sosterremo e insieme faremo silenzio. 
E ci meraviglieremo di quanto Talento, e di quanti diversi Talenti, vedremo sbocciare.

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