Partecipare per la prima volta al “Talento” è un po’ come partire per un viaggio di cui non conosci la destinazione; non sai bene cosa mettere in valigia e decidi quindi di metterci un po’ di tutto, qualcosa di elegante, qualche oggetto personale o qualcosa di caro che porti sempre con te. Ci metti quello che conta perché già sai che sarà un Viaggio di quelli importanti.
Ti aspetti di trovare almeno “qualcuna” come te che non si realizza solo contando gli aperitivi fuori con le amiche durante la settimana o le occasioni di autoaermazione personale. Tutto fa punteggio purché sia fuori dalla famiglia, fosse mai che stai troppo in casa.
Ciò che non ti aspetti è che ti trovi a pensare stupita e sollevata “Ah ecco dove eravate finite tutte!”, ecco dove sono quelle che come te si sentono felici a trascorrere il sabato con pizza e gioco da tavola, purché Insieme, si sentono benedette perché vegliano nel lettone odorando profumi d’infanzia che sembrano pane appena sfornato, si vergognano quasi della tanta felicità che ogni mattino, al risveglio, le inondano abbracciando figli stropicciati.
È bello condividere tanta semplicità, sentire che non sei fuori di testa se ami stare con la tua famiglia, parlare con tuo marito della scuola, dello sport, delle piccole vacanze più adatte ai figli e alle loro necessità, di come prendersi cura di… Le senti parlare e, realmente, sai di non essere sola. E tiri un lungo e liberante sospiro. Ma si sa, l’emotività femminile, lasciata libera di esprimersi, potrebbe vivere questa prossimità di sentire come un monte Tabor, in cui voler rimanere per cullare un legittimo accomodarsi a casa di donne, tra donne.
E qui il Talento ancora ti stupisce e proprio quando pensi di essere già soddisfatta così, comoda comoda… ti propone concatenati interventi di figure esperte, qualificate, professionisti che ti mostrano la strada per dirigere emotività e passioni, che ti forniscono i primi fondamentali
strumenti per amministrare sotto la luce della ragione quanto ti invitano a rivedere, riscoprire, analizzare nel tuo percorso di Vita. Perché la Forza proviene dalla cura di ferite e l’umiltà, quella autentica intesa come virtù, dal dirSi la verità su se stessi ed agire di conseguenza.
Ecco quindi che a metà viaggio, ti senti come il Piccolo Principe che di pianeta in pianeta scopre con semplicità disarmante verità che ti risvegliano e spesso, diciamocelo, ti lasciano per una giornata confusa a masticare, personalizzare e calare nella tua Vita quanto hai udito con sorpresa e commozione.
Ogni tanto verrebbe anche da chiedersi “Perché nessuno me lo ha detto prima?” ma non importa, perché quel percorso è arrivato proprio nel momento più opportuno, per te con i figli grandi e per la mamma con i figli piccoli, per la donna che partorirà a breve, o ancora per lei che si è sposata da poco.
Come questo sia possibile non so ma so per certo che frequentemente non hai l’ardire di condividere un pensiero con le talentine sparse in tutta Italia ancora troppo sconvolta dall’ultimo incontro quando, ecco che qualcuna di loro, indaarata in ben altra vita rispetto alla tua, inaspettatamente dice proprio quello che avevi a fior di cuore. O ancora una delle “anziane” talentine risponde ad una domanda che profondamente ti lavora dentro da ore. Ma che tu non hai ancora formulato.
Come è possibile questo?
Io non lo so. Ma sembra una maternità che si profunde a noi mamme stesse, senza chiedere. Ti senti a tua volta accolta con amore materno, accogliente e forte.
E se sentirsi prossime a quelle donne che credevi quasi estinte nella tua città ed ascoltare esperti le cui figure professionali sono di portata altissima (diciamocelo …non è che chi progetta il Talento si accontenta della neo esperta a buon mercato che tanto “è bello stare insieme”), segue e sostiene gli incontri quel consiglio di lettura, la bibliografia dedicata o, incredibile, i pdf di libri imperdibili.
E, nuovamente, accogli questi suggerimenti, leggi avidamente e ancora pensi a come hai fatto a non scoprirli prima.
Ma non importa; importa che c’è chi con cura opportuna ti rivela un pezzetto alla volta, ti accompagna in questa nuova acquisizione di senso della tua vita. E noi donne abbiamo bisogno di trovare il Senso, il Significato, per poi saperlo testimoniare agli altri senza proclami o manifesti con il “da oggi in poi!”. Semplicemente, dando Significato.
E non è finita, perché tutto è oltre ogni aspettativa eppure, in questa cura materna che ti è dedicata, donna talentina, arriva il questionario per capire se le tue aspettative sono soddisfatte, per conoscere quelle future. Per ascoltare i tuoi bisogni, cara donna talentina, ancora una volta.
Come puoi non sentirti, a metà del viaggio, come il Piccolo Principe che aspetta la volpe per creare una abitudine, di quelle che ristorano? Così noi aspettiamo quel nostro venerdì per ritrovarsi tra donne e per continuare il percorso sotto una guida che nulla ha lasciato al caso e lo ripeto con forza, con accoglienza materna, ti porta solo dove tu puoi essere portato, in quel momento del nostro viaggio insieme.
Santa Teresa d’Avila diceva “el aprovechamiento del alma no està en pensar mucho sino en amar mucho”; siamo chiamate ad essere sale della terra. Ma abbiamo bisogno di chi ci incoraggia ad esserlo, di chi ce lo ricorda, con profondità e leggerezza.
Non butti via niente di ciò che hai messo in valigia. Lo risistemi, lo collochi o lo riusi con gli occhi nuovi di chi ne comprende l’uso.
Ilaria Vivi
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